venerdì 22 agosto 2008

A Plutarco, il mio gatto

Grazie Paolo.
Il modo migliore scegliesti
per rendermi omaggio.
Abbracciare il mio territorio
con lo sguardo e col cuore.
Gli orti, il vicolo,
l'uliveto del Lavagnini,
la ripida scala di rugginoso ferro
che porta al chiostro,
le mura erbose ed antiche
oggetto di scavalchi e di avventure,
l'Argentario lontano.

Immagino i pensieri,
il dolore del tuo cuore
mentre guardi questi miei orti
con dolcezza e malinconia.

In questi luoghi ho ben vissuto,
combattuto orgogliosamente,
amato dolcemente,
passato mille avventure,
corso e giocato con i miei tanti amici gatti,
nomi che tu non sai
ma che sono qui, nel mio cuore.

So che vorresti cercarmi,
mio primo compagno di giochi
almeno un segno
della mia morte vorresti
ma noi gatti siamo
come in vita
anche in morte sfuggenti.

Perciò non preoccuparti
ma ricordami.
Vorresti accarezzarmi ancora
accarezzami con il pensiero
dell'ultimo ricordo
quando mi vedesti sparire
ciondolando dinoccolato
nel buio amico
del Vicolo degli Orti.

Magliano in Toscana, Luglio 1993

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