venerdì 22 agosto 2008

Un racconto: Il Templare

L'uomo vede una croce su una lapide alla stazione di Santa Marinella.
Forse un templare è sepolto lì, pensa.
Ma voi direte che ci fa, come può essere sepolto un templare sotto la banchina della stazione di Santa Marinella? Anche lui lo pensa ma lavora di fantasia.
La conosce bene Santa Marinella. Tredici begli anni d'infanzia ci ha passato. Ha lasciato il cuore e la sua gioventù in quei luoghi e quegli odori: gli eucalipti al tramonto col loro forte sentore, la ferrovia lontana, la madre - giovane e bella -, il mare azzurro e roccioso, le notti odorose d'estate.
C'è un cane sul treno, un lupetto molto carino. L'uomo lo guarda incuriosito, ama quel tipo di cane.
- Il templare è il suo cuore? -
- Bah, decidilo tu! -
- Certo il suo cuore non dorme sepolto sotto una banchina. -
- Cosa chiedi alla vita? -
- Amore, soldi, saldezza d'animo. -
- E non li chiedono tutti? -
I grigi stabilimenti di Civitavecchia sfilano alla sua sinistra.
- Il castello del Templare? -
La notte lo inghiotte, le luci lontane. Il treno passa nelle nere campagne.
- La città del leone alato. Ma che fiaba è? -
L'uomo aspetta un amore che non verrà mai. E sorride distratto. Brecht scriveva (ma anche lui all'insaputa di Brecht)... e che so che non verrai...

2002

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