martedì 8 settembre 2009

I laghi

Le chiusi gli occhi. Dopo anni pensai che i vivi chiudono gli occhi dei morti perché ne hanno paura. E ne hanno paura perché gli occhi dei morti sono limpidi ed immensi come spessi laghi tranquilli. Non c'è in loro un solo segno della ferocia della vita.
Quegli occhi, che prima si straziavano nell'angoscia e nella sofferenza della morte, ora erano fermi, espressivi, sereni come, in vita, nei giorni felici.
Non lo diciamo a nessuno. Questi sono segreti che non si confessano...

Le chiusi gli occhi. Lo feci io. Non c'era nessuno che fosse in grado di farlo in quel momento. Ed io non avrei mai voluto farlo.

Anni dopo un medico mi insegnò che un uomo non può dirsi veramente uomo se non ha mai visto almeno una morte ed una nascita. So che quelle parole, sono vere.

1 commento:

tamatoni ha detto...

Ho visto quei laghi ed è stato il momento più straziante della mia vita. Ho accarezzato la coperta a quel lago e il senso interiore non mi abbandonerà più. Ho condensato qualche pensiero in "mamma" in poeti in erba.