giovedì 9 settembre 2010

Un racconto di fantascienza, incompiuto, almeno per il momento: Karel e Lenna

Karel e Lenna Hortoemus_Tia erano nati sulla Terra nel 7222, pochi anni prima della Grande Guerra dell’Egocentrismo. Lui era nato in Italia, a Roma Vecchia; lei in un villaggio rurale sul sito archeologico di Tibleis, l’antica Tiblisi, nei territori Ossetici.
Attraverso quali strade fossero arrivati fin lì, non sappiamo, ma li ritroviamo entrambi all’Università di GinevCern nel Corso di Laurea di Fisica Monecologica. A quel periodo risale l’inizio del loro amore e del loro successivo matrimonio due anni dopo. Laureatisi a pieni voti, decidono di emigrare su Krell dove la disciplina di Monecologia vantava uno dei suoi più illustri rappresentanti, il Bachelor Tireusz Davidi.

Krell era un pianeta molto simile alla Terra con due stelle e tre satelliti di cui uno abitabile. Una buona ventilazione, gravità leggermente inferiore alla terrestre, poli molto freddi, ossigenazione discreta, mari larghi ed aperti, molto tempestosi.
Il pianeta, ed il suo satellite, erano abitati da una popolazione indigena assai evoluta ed aperta, amante della cultura e della scienza. Le sue Regine avevano adottato il motto – parafrasando il nostro Pericle - 'Krell è aperto all’Universo'.
Su Krell, nel corso del LXXI° secolo, erano nati molti artisti e musicisti, illustrissimi filosofi e scienziati finissimi, per ultimo anche i teorici dell’Egocentrismo che con le loro idee devianti sparsero così tanto sangue e distruzione in tutto il Quadrante orientale della galassia Theus.
Le distruzioni della guerra erano state immense. Dopo due millenni di pace, la violenza aveva fatto la sua ricomparsa nell’Universo conosciuto. Perché? Noi storici del 7500, ci stiamo interrogando sulle cause e, se la filosofia maracaibista, con le sue analisi sulle magnitudini economiche, riesce in parte a dare delle risposte assolutamente accettabili per ovvia dimostrabilità documentale, nondimeno non riesce a spiegare la virulenza e la crudeltà dei comportamenti delle diverse confederazioni planetarie. Stiamo cercando di capire se ci sono segni di dissoluzione che covano sotto i nostri ordinamenti, consuetudini ed istituzioni, riprendendo anche la corrente di pensiero dello psicologismo storico – il neopsicologismo - del grande filosofo del XX° Sec. Asimov.
Comunque, nel disastro della guerra, che cancellò dalla faccia dell’Universo diversi pianeti e quasi 100 miliardi di esseri viventi anche i documenti storici precedenti l’incontro fra Karel e Lenna sono andati perduti e, siccome, dovere di ogni storico è ricostruire o narrare gli accadimenti solo attraverso la documentazione, abbiamo poco di certo sulla vita precedente la loro partecipazione al corso di laurea a GinevCern.

Vorrei ora introdurVi lentamente ad alcuni passi del diario di Lenna prima della Giurisdizione. In questi spezzoni di testo - che commenterò - gli storici possono trovare risposte alle motivazioni psicologiche e conoscenze sul clima relazionale che esisteva prima della cerimonia della Giurisdizione in casa Hortoemus_Tia e che può dare tante indicazioni sul successivo comportamento di Lenna Tia - il suo cognome da nubile - che generò il Grande Tadeiini Patoor e che pose fine, ancora relativamente giovane, 123 anni, alla sua vita in modo, oserei dire, singolare.

Qui Lenna parla della loro casa. È uno spezzone di diario scritto poco dopo il loro arrivo a Krell:
Sono felice. Abbiamo comprato una casa bellissima. Si trova su una collina piena di alberi di milto e siloceo a poche varst dalla città di Milic, nella regione della Koreide. È molto bella. Sembra una casa in stile XIX° secolo terrestre, leggermente decadente, spaziosa e luminosa, in parte con travature tarlate e bassi soffitti. A Karel piace spargere aromi antichi nelle stanze e nei corridoi, aprire le finestre e far fluire i venti di corrente. Lontano, molte varst più a sud, si apre davanti a noi il mare di cobalto di Remsekor. A volte, quando è più caldo e mettiamo le stanze in penombra, la luce vivida di Amokrell e Ori fruscia sui mobili e sulle nostre cose, come un serpente argentato… è molto diversa questa luce da quella del Sole – quella la rimpiango e mi manca – ma sfiora le cose e scivola su di esse come se fossero levigate, crea ombre il cui colore non sono preparata mentalmente a definire ma che amo e mi affascina. Karel è così tranquillo, così bello, quieto in questa luce…”.

Ed ancora:

Nonostante la sua apertura e la sua grande cultura ed arte mi sembra che Krell viva immerso in una sorta di medioevo terrestre tecnologico misto ad un regime Repubblico_Platoniano… una sorta di gerarchia gentile sorvegliata da filosofi armati… certo, sono strane riflessioni ma questa è la sensazione che ho di questo particolare pianeta e mi si rafforza ogni giorno di più”.

Ed infine, abbandonandosi a nostalgici ricordi, parla della Sua vita passata sulla Terra prima del trasferimento a GinevCern. Questa pagina di diario è una delle poche documentazioni che abbiamo prima del loro incontro nella città di Calvino:
"Questo nome (si riferisce a Koreide - NdA) mi rammenta la Grecia e la mia infanzia. Nella mia casa paterna vivevamo sprofondati nella storia dell’antica Grecia. Ancor oggi ricordo spezzoni dell’Iliade a memoria e mi piace rammentarla nelle profondità del mio animo quando sono sola. Mio padre viveva da erudito e conosceva nei minimi dettagli la storia del Mediterraneo orientale. Ricordo ancora le nostre passeggiate sull’Ellesponto, vicino allo spazioporto di Tro_y. Io avrei avuto ben altre domande ma quei ritorni all’alba della civiltà umana mi davano pace ed un senso profondo di appartenenza".

Continua...

2 commenti:

Cicala Sicula ha detto...

ciao, andrebbe lo scambio link con il mio blog???

http://cicalasicula.blogspot.com

fammi sapere. ciao

Paolo Emidio Angelini ha detto...

A me va benissimo! Prenditi il mio indirizzo e mettilo sul tuo blog. Io lo sto mettendo. Ciao ed auguri per il tuo blog!